Costruito in stile neoclassico su disegno di Giuseppe Segusini nel 1833-35 demolendo l’antico Fondaco delle biade (di cui rimane una testimonianza nell’architrave, datata 1625, murata sul retro del teatro) che sorgeva, con volumi molto minori, a fianco della Porta Dojona a ridosso delle mura cittadine.
La facciata si ricollega a quella di altre realizzazioni analoghe portate a compimento dal Segusini in quegli anni nel resto del Veneto (Feltre, Serravalle) ed anche in Austria, dove il teatro di Innsbruck rappresenta un’interessante variazione sul tema architettonico bellunese. La scalinata di ingresso è caratterizzata da due leoni, opera di Pietro Zandomeneghi come i due fregi al di sopra delle porte laterali che immettono nel teatro.
Intorno, in alto, nove busti in pietra e in bronzo di Rettori veneti dei secoli XVI e XVII provenienti dal demolito Palazzo Comunale. L’interno venne rifatto una prima volta nel 1866, poi di nuovo nel 1948 e nel 1993.
Neoclassical building designed by Giuseppe Segusini in 1833-35 on the place of the ancient city grains storage (there is a last piece, the old architrave, fixed to wall on the rear of the theatre), a much smaller building that used to exist beside Porta Dojona, leaning on the city wall . On the façade, similar to other building designed by Segusini in the same years in the rest of Veneto (as in Feltre or Serravalle) and even in Austria, where the theater of Innsbruck is an interesting variation of the bellunese architectural theme. The entrance stairs are flanked by two resting lions, carved by Pietro Zandomeneghi, like the stucco figures above the lateral entrance doors leading inside the theatre. All around the building, nine stone and bronze busts from XVI and XVII century portraying the venetian governors coming from the old city hall, destroyed in 1832. The inside has been adapted one first time in 1866 and again in 1948 and 1993.