Storico accesso meridionale alla città, dall’antico porto fluviale di Borgo Piave. Agli inizi dell’800 venne abbattuta buona parte delle mura cittadine e con esse la grande torre sulla sinistra e le altre fortificazioni laterali che difendevano la porta.
Del complesso originale, attraverso cui entrarono il primo rettore veneziano, Antonio Moro, nel 1404, e l’imperatore Massimiliano d’Asburgo nel 1509, rimane l’arco acuto interno tardoduecentesco, con ancora la nicchia entro cui le cronache raccontano che rimase fino al XVII secolo lo stemma affrescato dei Visconti, signori di Belluno tra il 1383 e il 1404.
La sistemazione della facciata (in cotto e non in pietra, cosa inusuale per Belluno) segue il progetto commissionato nel 1622 dal rettore veneto Federico Corner all’architetto Lorenzo d’Alchini. La nicchia centrale tra i due stemmi contiene ancora la base con le zampe del leone di S. Marco abbattuto dai rivoluzionari Giacobini nel maggio del 1797. L’ultimo restauro è del 1902.
The historic southern gate to the city, from the old river port of Borgo Piave. At the beginning of XIX century have been heavily modified the side fortresses which defended the gate, the two little towers that flanked it (le “Torricelle”) and the large tower that existed on the left. Of the original structure, entered by Antonio Moro, the first venetian rector who occupied Belluno in 1404, and by emperor Maximilian I of Habsburg in 1509, we can still see the internal arch dating to the end of XIII century. It still shows the stone frame that till mid XVII century used to contain the frescoed coat of arms of the Visconti dynasty, who ruled Belluno from 1383 to 1404.
The façade, finished with bricks instead of stones, which is pretty unusual for Belluno , follows the project ordered in 1622 by the venetian Rector Federico Corner to the architect Lorenzo d’Alchini. The central niche between the two coats of arms still contains the base and the feet of St. Mark’s lion carved in white stone that was hammered down by Napoleon’s revolutionaries in may 1797. It has been last restored in 1902.