Trascrizione della pergamena datata (1275-1289)

Trascrizione edita in ORIETTA CEINER, Pergamene bellunesi del secolo XIII, “Archivio storico di Belluno, Feltre Cadore” LXXX (2009), 340-341, Scritti in onore di Adriano Alpago-Novello, e qui in pergamena_0parte ripubblicato su gentile concessione.

Avvertenza

Nella trascrizione ci si è attenuti al massimo rispetto dell’originale, introducendo segni diacritici e punteggiatura all’uso moderno; sono state sciolte tutte le abbreviazioni senza dar luogo a segnalazione di sorta alcuna, si è reso il grafema j’ con i. La scansione del testo è stata segnalata con la barra verticale, le parentesi quadre accompagnate da punti segnalano lacune di una o più parole, che la corruzione del supporto non permette di indicare, o racchiudono lettere, sillabe o parole frutto di ricostruzione dell’editore. L’asterisco segnala il modulo ingrandito della lettera. Sono così state mantenute le oscillazioni fra scempie e doppie, le geminazioni e gli ipercorrettismi, consentaneamente al tempo e al luogo dello scriptor. In argomento Progetto di norme per l’edizione di fonti documentarie, a cura dell’istituto storico italiano, in «Bullettino dell’ISTITUTO STORICO ITALIANO per il Medio Evo e Archivio Muratoriano», XLI ( 1984), 91, pp. 491 -503 ; GIAMPAOLO TOGNETTI, Criteri per la trascrizione di testi medievali latini e italiani. Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982; ETTORE FALCONI, L’edizione diplomatica del documento e del manoscritto, Parma, Casanova, 1984.

La pergamena è conservata presso l’ Archivio storico del Comune di Belluno, fondoComunità di cividàl di Belluno, busta n. 1, pergamena n. 1.
Originale, formata da due pezzi, rispettivamente di mm 860 x 65 sin 149, e di mm 632 x 147, sovrapposti per mm 22; misura complessiva di mm 1465 x mm 65 sin mm 149, con una vistosa cucitura alquanto trascurata e disordinata in filo di canapa tinto di blu.
Stato di conservazione discreto, malgrado un’estesa lacuna decrescente al lato superiore sinistro, per lo spazio delle prime quattordici righe di scrittura, compromettente il margine superiore del primo pezzo;inchiostro evanito lungo quasi tutto il medesimo margine del primo pezzo; secondo pezzo mutilo, probabilmente a causa di un taglio netto del supporto a fini di riutilizzo. Lingua latina, inedita. Al verso leggonsi, con l’ausilio dei raggi di Wood, i seguenti attergati:

  1. al margine inferiore destro della prima pergamena, della stessa mano dell’ estensore del recto della seconda metà del secolo XIII, a medesimo inchiostro nerastro: prima cartula de mollino quod eme \ a domino Nicollao quondam domini Macelli de Pergulla;
  2. al margine superiore, di probabile mano del secolo XIII, ad inchiostro bruno chiaro leggermente evanito: carta mansi […];
  3. di seguito alla precedente sub 2), di probabile mano del secolo XVII a inchiostro bruno :et […] (seguono lettere illeggibili);
  4. di seguito alla precedente sub 3), di probabile mano del secolo XVII exeunte, a inchiostro brunastro: cavalatina aqua […];
  5. di seguito alla precedente sub 4), di probabile mano del secolo XVIII, a inchiostro bruno evanito: 1275 .75…. aquisto d’Azon quondam Bon Corteda […] […] de Pergula per lire.168. […J d’un l<ivello> l fondato sopra un molin posto sull’Ar<do>\ nodaro Pandolfo de Saracini; l .1289. ultimo novembre, aquisto d’Azon (nodaro depennato) <.. > Foro I da Galvagio da Lavazono figlio quondam di Nossada de Col di Zoldo d’uri I maso in Lavazon / nodaro Zuanne Crocecal, se ben rilevo il casato.