La documentazione archivistica più antica risale agli anni ’70 del secolo XIV, nell’ambito del fondo Comunità di cividàl di Belluno, segnatamente le serie delle deliberazioni e dei privilegi (libri iurium); per l’età precedente si conservano miscellanee di atti originali non riconducibili a serie e copie d’atti di età posteriore. Il complesso documentario comunale testimonia i quasi quattro secoli durante i quali la Città e il suo territorio ebbero istituzioni di governo in campo amministrativo e giudiziario proprie e peculiari, coordinate e sorvegliate da un rappresentante di Venezia, il Rettore, che racchiudeva in sé i poteri di podestà e capitano. Sono qui custodite nell’ambito del fondo Comunità di cividàl di Belluno, anche documenti fiscali (estimi) e contabili. Presente anche parte della documentazione relativa alla Podestaria di cividàl di Belluno, costituita principalmente da atti a carattere amministrativo quali commissioni (istruzioni e mandati ai rettori), carteggi, scritture contabili, dalla metà del secolo XVIII sino alla caduta della Repubblica di Venezia. Per tale periodo d’antico regime sono conservati anche alcuni importanti atti riferibili alle comunità rurali bellunesi e al Capitanato di Agordo, territori all’epoca dipendenti dalla citata Comunità di Belluno. Copiosi gli atti prodotti dal Comune di Belluno moderno e postunitario, in costante aggiornamento. I fondi archivistici aggregati conservano la documentazione prodotta da enti nati autonomamente poi confluiti nel Comune di Belluno alla fine del secolo scorso; tra essi la Congregazione di carità- Ente Comunale d’assistenza, Casa di Riposo (secc. XVI-XXI), la Società del Teatro di Belluno (secc. XIX-XX), l’Asilo “Adelaide Cairoli” (sec. XIX-XX). Sono già pervenuti a diverso titolo anche alcuni fondi privati – o lacerti d’essi -, che rappresentano complessi documentari “di famiglia” o che sono esitati dall’attività professionale di privati produttori, operanti nel territorio o in connessione con esso e con la storia di Belluno. Lo stato di conservazione è nel complesso buono, ad eccezione di qualche antico registro appartenente al fondo Comunità di Cividàl di Belluno e di una parte del fondo del Regno Lombardo-Veneto.